[vc_row][vc_column][vc_column_text]Per ottimizzare al massimo i consumi in casa dobbiamo seguire alcune regole fondamentali sia per impianti nuovi sia per quelli esistenti
1.IL NUOVO CONVIENE
Gli impianti di riscaldamento con più di 15 anni sono obsoleti e causano consumi, sprechi ed emissioni maggiori. Andrebbero quindi sostituiti con moderne soluzioni ad alta efficienza, come caldaie a condensazione, pompe di calore, stufe e caldaie a biomassa (ad esempio pellet), oppure impianti solari termici, impianti di condizionamento.
Come già approfondito qui, le pompe di calore consumano 1/4 dell’energia che producono e se abbinate al fotovoltaico l’autoconsumo arriva fino al 95%. Inoltre sostituire il vecchio impianto di riscaldamento conviene grazie all’ecobonus con detrazione fiscale del 65%,per la sostituzione del climatizzatore il conto termico 2.0 restituisce fino al 65% dell’importo.
2. OK, IL GRADO È GIUSTO
Tenere una temperatura troppo alta in casa è sbagliato, oltre che malsano e causa dei malanni stagionali per via dell’escursione termica tra interno ed esterno. È sufficiente mantenere tra i 19 e i 22 gradi (che non si possono oltrepassare per legge) per ottenere il massimo comfort, nel rispetto di tutti e dell’ambiente.
Ogni diminuzione di grado significa un risparmio del 6% dei consumi. Per metterci in costume, aspettiamo l’estate.

3. QUANTO E QUANDO SERVE
Rispettiamo il limite orario massimo di accensione giornaliera dell’impianto, a seconda della fascia climatica in cui siamo inseriti. Meglio ancora se utilizziamo i cronotermostati per regolare accensione, spegnimento e temperatura in base alle nostre esigenze.
Possiamo così programmare l’impianto, evitando di sprecare energia la notte o quando non siamo in casa.

4. VALVOLE TERMOSTATICHE
Installiamo le valvole termostatiche: aprono e chiudono la circolazione dell’acqua nei radiatori, fermando l’acqua calda nelle tubature e consentendo di regolare la temperatura in ogni stanza per mantenerla costante più a lungo.
Possiamo così concentrare il calore negli ambienti che preferiamo, evitando inutili sprechi.
5. Produrre acqua calda con il sole
Un altro passo ancora per la nostra casa a basso consumo è di produrre l’acqua calda sanitaria con un impianto termico solare. Si tratta di un impianto molto semplice, ma potrà farci risparmiare mol- ta energia. Il sistema è composto da uno o più pannelli (collettori) solari e un serbatoio e può essere facilmente integrato con quello esistente.
Gli impianti solari termici a bassa temperatura sono sicuramente il modo più semplice ed economico di usare l’energia solare. La tecnologia è matura e a basso costo. È possibile auto-costruirsi un im- pianto con pochi attrezzi e materiali di recupero oppure usare i più innovativi collettori solari dotati di tecnologie che usano nano materiali. Questo è uno dei sistemi che potenzialmente può coprire, e in modo flessibile, le diverse esigenze energetiche di molti settori, da quello residenziale a quello delle grandi utenze come ospedali, centri sportivi o edifici multi residenziali a quello industriale.
Tra i principali vantaggi di questa tecnologia:
• fornisce energia pulita e a basso costo
• ha una durata media di 20 anni e dimostra di essere una tecnologia affidabile nel tempo
• si ripaga quindi più volte rispetto al costo iniziale
• non necessita di grande manutenzione
• ha un assorbimento energetico per il funzionamento della pompa di circolazione molto basso
L’energia solare è una fonte di energia sempre disponibile, varia poco di anno in anno, e consente di tagliare i consumi di fonti di energia fossile inquinanti e costose.
6. Nel caso di ristrutturazione della casa è possibile pensare non solo ad aumentare l’isolamento delle pareti e del tetto, ma anche cambiare il sistema di riscaldamento. Possiamo far installare, ad esempio, un impianto di riscaldamento radiante. Questo tipo di impianti ha un’efficienza più elevata e fornisce un comfort maggiore dei sistemi di riscaldamento a
radiatori. Gli impianti radianti possono essere alimentati efficacemente con un impianto solare termico o una pompa di
calore. Un altro degli interventi consigliati da eseguire in fase di ristruttura-zione è ovviamente I’isolamento, possi-
bile anche nell’intercapedine interna. Le notizie che indicano il sistema a pannelli radianti come deleterio per la salute non hanno fondamento. Peraltro è una soluzione che media- mente fa risparmiare dal 20 al 40% dell’energia Riscaldamento a pannelli radianti e buona coibentazione di tetto e pareti (vedi cap.2), insieme, ci possono far risparmiare complessivamente dal 50 all’80% dell’energia termica totale utilizzata nell’abitazione.Il funzionamento è semplice: all’interno di spire di tubi affogate nel pavimento scorre acqua calda, a circa 35 °C, che riscaldano il massetto del pavimento che, a sua volta, riscalda gli ambienti per irrag- giamento. Le spire sono realizzate senza connessioni e quindi non è possibile che si verifichino per- dite di acqua nel pavimento. Il sistema di regolazione è simile a un impianto ordinario. Il pavimento radiante può essere realizzato anche con pavimenti in legno. Il riscaldamento avverrà tramite la ra- diazione di calore proveniente dal pavimento senza formare fastidiosi movimenti di aria e polvere.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]